Newsletter n. 18 del 21 dicembre 2022

  • Categoria dell'articolo:News / Trasparenza

Anac, la prima comunicazione è essere semplici ed efficaci

Diritto all’informazione, cultura della trasparenza e immediatezza della comunicazione sono – devono essere! – capisaldi dell’attività di Anac, sia nel lavoro quotidiano degli Uffici, come nella relazione verso l’esterno.
Direi, soprattutto nel rapporto verso l’esterno.
Non bastano la pubblicazione degli atti sul sito, l’amministrazione trasparente, l’indicazione delle informazioni di cui ha bisogno l’utente-cittadino.
Occorre – è indispensabile! – la semplicità di linguaggio degli atti attraverso cui Anac si esprime, la loro immediata comprensione, senza fumosità o astruso eccesso di circonlocuzioni e abuso di burocratismi.
Ma serve anche far conoscere quanto l’Autorità sta facendo. I contenuti delle sue decisioni. La profondità delle sue istruttorie. L’utilità dei suoi pareri. L’incisività delle attività ispettive. La validità della vigilanza collaborativa. E tanto altro, di quanto quotidianamente viene svolto in Anac, che ha spesso una grande influenza nel migliorare la Pubblica Amministrazione e nel correggere storture e comportamenti illeciti, ma non viene conosciuto. Per lo meno non abbastanza.
E’ per questo motivo che l’Autorità Anticorruzione ha voluto accrescere la sua capacità di comunicazione e informazione, potenziando l’Ufficio Stampa con l’arrivo quest’anno di due colleghe, Lucia Conte ed Elisabetta Tonni, che hanno ampliato e dato qualità aggiuntiva all’attività dei colleghi già presenti Valter Di Nino e Duccio Pedercini.
Il 2022 è stato un anno importante, con il lancio dei social di Anac: l’Autorità è presente con i suoi account su Twitter, Instagram, LinkedIn, Youtube. Ha visto il potenziamento della newsletter, ora interamente prodotta e gestita “in casa”.
L’ampliamento e miglioramento del sito, dando vita ad una serie di sezioni all’interno della macrosezione “Informati e partecipa”, che permettono un aggiornamento quotidiano dell’attività di Anac e della sua ricaduta su giornali, radio e Tv. 
Ha fornito all’Autorità una dimensione ormai multimediale e interattiva, con i video e le gallerie fotografiche prodotte all’interno di Anac, la continua interrelazione con i cittadini attraverso i social, il dialogo con gli utenti, la risposta immediata alle loro necessità.
Come a quelle dei giornalisti e degli operatori radiotelevisivi.
Ricordando i dieci anni della nascita di Anac, grazie alla legge 190/2012, la “legge Severino”, risulta sempre più forte e radicata la convinzione che la pubblicazione degli atti sui siti web delle pubbliche amministrazioni, secondo criteri di accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, costituisce uno strumento di prevenzione della corruzione. 
Però tutto ciò non basta. Occorre illustrare, spiegare, approfondire in maniera accessibile i contenuti dell’azione amministrativa. Mettere in atto modalità ordinarie di divulgazione di quanto si va facendo, fungendo così da stimolo alla partecipazione e al coinvolgimento dei cittadini alla stessa attività amministrativa. Sono, infatti, proprio loro, i cittadini, gli stakeholder e non soltanto i destinatari finali dei provvedimenti.
Come strenna natalizia abbiamo voluto offrirvi questa raccolta. Un esempio del lavoro fatto quest’anno dall’Ufficio Stampa e Comunicazione di Anac , e presentarlo a voi come strumento di arricchimento informativo e di comprensione dell’importanza che ha la trasparenza rispetto a quanto viene fatto dall’Amministrazione, per la sua divulgazione all’esterno. 
Due sono le linee direttive che ci hanno mosso. 
La prima è la trasparenza e facile accesso agli atti amministrativi prodotti dall’Autorità, così che i cittadini possano conoscere il peso e le ricadute di essi sulla propria realtà comunitaria (spesso tale decisioni di Anac hanno una forte incidenza sul territorio, sulle istituzioni, sulla libera concorrenza, sul corretto funzionamento dell’economia e del libero mercato, sull’osservanza della legge, e quindi sul rispetto dei diritti stessi dei cittadini).
La seconda è la creazione di ampi e approfonditi spazi informativi che “raccontino” l’attività di Anac, le sue decisioni, il lavoro profondo sul territorio attraverso la vigilanza collaborativa, o la risoluzione di controversie con interventi di precontenzioso, o attraverso attività ispettive, e altro. Insomma, una narrazione – oggi si direbbe storytelling – dell’incidenza quotidiana che l’Autorità Anticorruzione ha nella nostra vita quotidiana e nella crescita positiva del Paese.
Buon Natale a tutti.

Pierangelo Giovanetti, Portavoce di Anac

Report sull'attività svolta dall'Ufficio Stampa e Comunicazione Anac nel 2022

Il 2022 è stato un anno importante per l‘Ufficio Stampa e Comunicazione di Anac con il lancio dei social: l’Autorità è presente con i suoi account su Twitter, Instagram, LinkedIn, Youtube.
Con il potenziamento della newsletter, ora interamente prodotta e gestita “in casa”.
Con l’ampliamento e il miglioramento del sito e in particolare della sezione “Informati e partecipa”, aggiornata quotidianamente sull’attività dell’Autorità.

Vai al report 2022

Il ruolo di Anac nel nuovo Codice degli Appalti

Il nuovo Codice degli appaltiapprovato dal Consiglio dei Ministri venerdì 16 dicembre, prevede :

  • un rafforzamento delle funzioni di vigilanza dell’Autorità e di supporto alle stazioni appaltanti. In particolare con la vigilanza collaborativa, che è uno dei più efficaci strumenti di prevenzione, è possibile intervenire con tempestività e garanzia della legalità nelle procedure di aggiudicazione.

Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni – fornisce osservazioni e consigli. E’ un istituto importante di affiancamento delle pubbliche amministrazioni che diventa strumento di deflazione del contenzioso, come confermato dal numero esiguo di ricorsi avviati in questi anni sulle procedure vigilate dall’Autorità.

  • L’altro elemento centrale nel nuovo Codice degli Appalti è il ruolo di Anac di ausilio e sostegno alle stazioni appaltanti con la creazione di bandi tipo, documenti tipo, atti già pronti, che le amministrazioni possano usare. Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di “buone pratiche”, nello spirito di risoluzione dei problemi.

L’azione dell’Autorità è stata indirizzata in questa direzione per favorire la ripresa del Paese, affiancando le amministrazioni sul versante dei contratti, al fine di renderli strumenti efficaci di realizzazione dei tanti progetti messi in campo, garantendo apertura, concorrenza e capacità di selezionare le imprese più idonee, dinamiche e innovative, al servizio dell’interesse pubblico.
Attraverso i contratti-tipo, per esempio, e le piattaforme informatiche di Anac, viene monitorato il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, evitando l’adozione dei cosiddetti “contratti pirata”, a garanzia dei lavoratori. 

  • La gestione interamente digitale degli investimenti in appalti pubblici, scritta nel nuovo Codice dei Contratti e prevista dal Pnrr, è un impegno di Anac da tempo, e ora trova piena collocazione anche nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri. 

Anac intende garantire l’estensione del digitale a tutto il ciclo di vita del contratto, a partire dalla programmazione, alla richiesta del Cig (codice identificativo di gara) fornito da Anac fino all’esecuzione e conclusione del contratto, e all’ultima fattura.
Questo porta a piena maturazione quanto Anac sta già facendo con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici: tutte le informazioni e le attività riguardanti l’appalto passano attraverso piattaforme telematiche interoperabili e confluiscono sul portale dell’Autorità, con l’acquisizione diretta dei dati.
Non ci sono più, quindi, documenti cartacei tradotti in digitale, ricerca di certificazioni presso soggetti diversi, pezzi di appalto gestiti in digitale da alcuni e altri da altri enti. La Banca Dati Anac dialogherà con tutte le piattaforme digitali di e-procurement utilizzate dalle stazioni appaltanti, così da gestire ogni procedura in formato digitale, evitando agli operatori economici di dover ripresentare più volte gli stessi documenti, o alle stazioni appaltanti di doverli richieder con spreco di tempi, energie e costi.
Da un lato, si rendono più veloci le gare, più controllabili, con più concorrenza, più apertura di mercato. Dall’altro, si cambia prospettiva anche per Anac: non più il vigile che ti ferma quando hai commesso eccessi di velocità, ma il tutor.

  • L’Autorità aiuta e affianca con servizi alle imprese e alle stazioni appaltanti, e facendo interconnessione fra diverse banche dati. Già oggi la Banca Anac collega i dodici enti certificanti il possesso dei requisiti necessari per ogni appalto (Agenzia entrate – regolarità fiscale, Inps Inail Casse edili – regolarità contributiva, Ministero Giustizia – casellario giudiziario, Ministero Interno – Certificazioni Antimafia, ecc.), creando un unico strumento, il fascicolo virtuale dell’operatore economico che certifica i documenti rapidamente e senza inutili duplicazioni, permettendo non ad Anac, ma anche a tutti i cittadini, attraverso appositi cruscotti, di controllare l’appalto dalla gara all’esecuzione e collaudo dell’opera.
    Il tutto, grazie al digitale con grande alleggerimento di burocrazia, scartoffie e documentazione per le stazioni appaltanti e per le imprese. 

Per saperne di più sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici 

Le criticità del Nuovo Codice

Insieme alle tante novità positive, il nuovo Codice degli Appalti approvato dal Consiglio dei Ministri presenta anche criticità, sottolineate dal Presidente Giuseppe Busia, nelle dichiarazioni alle agenzie di stampa.

  • “Siamo favorevoli a una semplificazione – ha dichiarato il Presidente Busia -, abbiamo fatto proposte in questo senso ma deve essere una semplificazione che non sacrifichi i controlli, il preservare la buona gestione delle risorse pubbliche e fare sì che queste siano spese bene e arrivino ai cittadini.
    Ci sono alcuni elementi che speriamo vengano cambiati.

Ad esempio, l’Europa ci ha chiesto, ed è uno degli elementi essenziali del Pnrr, la qualificazione delle stazioni appaltanti. Questo significa che le pubbliche amministrazioni possono comprare solo se hanno esperienza adeguata e se hanno persone capaci al loro interno. L’idea di alzare la soglia a 500mila euro per garantire la qualificazione significa non andare nella direzione giusta e non investire nella professionalizzazione della pubblica amministrazione che riduce i tempi, perché se l’amministrazione sa fare bene le gare non si creano contenziosi e i tempi si riducono”.

  • Secondo Busia nel nuovo codice c’è “un altro esempio in cui si rinuncia a qualcosa: l’abolizione del registro dell’in-house. Questo significa che senza una verifica preventiva, com’era quella che l’Anac faceva sui requisiti per affidare i servizi in house, si sottrae al mercato, e quindi alla concorrenza, una fetta importante dei servizi e dei contratti pubblici. Tutto ciò non fa bene alle imprese né alla crescita del Paese nel lungo periodo.
    Occorre, speriamo, tornare indietro e garantire tutto questo
  • L’Anac è per la trasparenza e rapidità nei contratti conciliando il fare in fretta col fare bene”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Presidente Busia ha aggiunto:

  • “Si rischia una distorsione del mercato e un “vulnus” nell’indipendenza di un’Autorità come l’Anac. In primo luogo nel testo del Codice degli Appalti, c’è un allentamento sulle misure in materia di conflitto di interessi. Noi ci troviamo tanti casi in cui gli affidamenti vengono fatti a parenti o conoscenti, e questo significa che altre imprese capaci e meritevoli vengono estromesse dalle gare. Quello che noi diciamo è: semplifichiamo bene, garantiamo la realizzazione del Pnrr, garantiamo affidamenti veloci, ma nella trasparenza e nella chiarezza. Garantendo l’indipendenza delle autorità indipendenti. Evitando i conflitti di interessi. Auspico che questi elementi vengano eliminati dal testo finale”.

Pnrr e rischio criminalità, scatta il Piano Anticorruzione di Anac

Giornata dei Responsabili dell’Anticorruzione 

”Ci sono tante risorse con i fondi Pnrr, e c’è il rischio che suscitino appetiti della criminalità. Dobbiamo non solo evitarlo, ma anche cogliere la sfida del Pnrr come strumento per cambiare la Pubblica Amministrazione, per creare cultura della Buona Amministrazione”.
E’ quanto ha detto il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, lo scorso 14 dicembre al teatro Quirino di Roma, alla Giornata del Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza, dove è intervenuto anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo e l’attuale direttore della Scuola nazionale pubblica amministrazione, Paola Severino.

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Sisma 2016: Atti tipo e modelli procedurali semplificati per un controllo di legalità più efficace nelle procedure dei contratti

Controlli più rapidi ed efficaci sugli appalti della ricostruzione pubblica

Giovedì 15 dicembre si è svolta a Roma, la conferenza congiunta del Commissario straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini e il presidente dell’Anac Giuseppe Busia per illustrare le nuove procedure dei controlli di legalità sugli appalti pubblici della ricostruzione post sisma. 
I nuovi strumenti di vigilanza collaborativa, come gli atti-tipo e modelli procedurali semplificati, messi a punto grazie alla collaborazione tra le due istituzioni,  permetteranno di assolvere in modo più efficace al controllo di legalità nelle procedure dei contratti, assicurando al tempo stesso la celerità della ricostruzione pubblica, ponendosi come possibile modello utilizzabile anche in altri contesti.

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Fascicolo virtuale obbligatorio: i chiarimenti di Anac

I chiarimenti di Anac: esenti SOA e chi utilizza piattaforme telematiche

L’obbligo, in vigore dal 9 novembre scorso, di utilizzo del Fascicolo virtuale dell’operatore economico per verificare il possesso dei requisiti di partecipazione agli appalti pubblici non riguarda tutti: le stazioni appaltanti che utilizzano piattaforme telematiche, le SOA e le stazioni appaltanti che gestiscono elenchi di operatori economici possono continuare a svolgere tali verifiche, in via transitoria, con le modalità tradizionali previste dall’articolo 40 comma 1 del decreto del presidente della Repubblica n. 445 del 2000.

Lo chiarisce Anac in un comunicato del presidente del 16 novembre approvato in seguito alle numerose richieste di chiarimento pervenute in merito all’applicazione del Fascicolo virtuale (FVOE)

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Whistleblowing: pubblicato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1937

Anac: finalmente l’Italia recepisce la direttiva Ue

“La tutela del whistleblower è un diritto fondamentale, riconosciuto a livello internazionale, estensione del diritto di libertà di espressione.
Preservare i whistleblower da comportamenti ritorsivi è l`imperativo dell`Autorità: chi responsabilmente denuncia qualche irregolarità sa di poter trovare tutela, senza temere le ritorsioni dei suoi superiori.
Bene quindi il rafforzamento da parte del governo di questi poteri dell`Autorità, e bene l`allargamento del campo di applicazione, come richiesto dall`Unione europea”.
Lo dichiara il presidente dell`Anac, Giuseppe Busia, commentando l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo per l’attuazione della direttiva Ue 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, 

Focus Atti Anac

  • Nuovo Polo Ospedaliero Universitario di Trento. Il Commissario può essere un Dirigente generale
    L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha dato il via libera alla nomina di un Dirigente generale della Provincia a Commissario del Nuovo Polo Ospedaliero Universitario di Trento.

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  • Centrale Unica di Committenza: può aggiudicare appalti anche se non ha personalità giuridica                                                                                              Per aggiudicare un appalto pubblico un comune può avvalersi di una centrale di committenza costituita nella forma di associazione, unione, consorzio o anche di convenzione tra enti locali senza che questa sia dotata di personalità giuridica. È quanto ha stabilito l’Anac in una nota del presidente Giuseppe Busia approvata il 13 dicembre 2022 in seguito alla richiesta di parere del comune di Cernusco sul Naviglio.

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  • Porto mar Adriatico, concessione illegittima del servizio di assistenza passeggeri e di gestione Stazione Marittima                                                      Illegittimità nella concessione del servizio di assistenza passeggeri e di realizzazione e gestione della nuova Stazione Marittima. E’ quanto ha rilevato l’Autorità Nazionale Anticorruzione, al termine di un’approfondita istruttoria, avviata a seguito 

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  • Illegittima concessione stadio alla Cremonese, ispezione Anac al Comune, risposte in 30 giorni                                                                                  E’ quanto ha accertato l’Autorità Nazionale Anticorruzione, al termine di un’ispezione e di un’approfondita istruttoria, approvata dal Consiglio Anac lo scorso 7 dicembre. L’Autorità contesta al Comune violazioni in materia di contratti pubblici e aggiramento del principio di concorrenza.

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Fonte: anticorruzione.it