Pantouflage, emanate da Anac le Linee Guida. Potere regolatorio e sanzionatorio dell’Autorità
Hai mai sentito parlare di “pantouflage”? Questo fenomeno, noto anche come “revolving doors”, descrive il passaggio di funzionari pubblici al settore privato per sfruttare la loro esperienza precedente
L’ANAC ha emanato nuove Linee Guida per prevenire questi rischi
- Tra le misure di prevenzione della corruzione, particolare rilievo assume il divieto di pantouflage (alla francese) o revolving doors (all’inglese).
- E’ il fenomeno del passaggio dei funzionari pubblici dal settore pubblico a quello privato, per sfruttare la loro posizione precedente presso il nuovo datore di lavoro. Il divieto di pantouflage agisce sulla fase successiva alla cessazione del rapporto di lavoro/consulenza con una pubblica amministrazione.
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Indicazioni alle stazioni appaltanti per controlli e verifiche nella fase esecutiva degli appalti
Controlli e verifiche nella fase esecutiva: le indicazioni di Anac
Con una recente delibera, il Consiglio di Anac ha approvato importanti linee guida rivolte alle stazioni appaltanti per garantire un controllo più stringente ed efficace durante la fase esecutiva degli appalti pubblici di servizi e forniture
- Con la delibera n. 497 approvata dal Consiglio di Anac il 29 ottobre 2024, l’Autorità fornisce indicazioni alle stazioni appaltanti riguardo ai controlli da svolgere in sede esecutiva per la verifica della corretta attuazione delle prestazioni rese dagli operatori economici affidatari nei contratti di appalti di servizi e forniture.
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Tempi di aggiudicazione degli appalti
In media, l’Italia impiega 279 giorni per aggiudicare appalti pubblici, contro gli 84 giorni della Germania. Un dato che evidenzia la necessità di maggiore efficienza per competere a livello europeo
- L’Italia mostra tempi di aggiudicazione delle procedure di appalto di rilevanza comunitaria mediamente più alti rispetto agli altri Paesi europei: circa 279 giorni. La differenza risulta particolarmente marcata nei confronti di Francia e Germania, che riportano tempi medi pari a rispettivamente 102 e 84 giorni; mentre più ridotte, ma pur sempre sostanziali, sono le discrepanze con la Spagna (180 giorni).
- E’ quanto emerge dal report di Anac “Analisi dei tempi di aggiudicazione degli appalti in Italia e in Europa sulla base dei dati TED”.
- Il documento ha analizzato i tempi di aggiudicazione delle procedure di appalto di rilevanza comunitaria espletate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in Italia e in Europa, nel periodo 2018-2022.
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Amministrazione trasparente, nuovi schemi di pubblicazione su utilizzo risorse, organizzazione e controlli su attività
L’ANAC ha introdotto nuovi schemi di pubblicazione per rendere più semplice e uniforme l’inserimento online di dati e documenti legati alla trasparenza amministrativa. Con la delibera n. 495 del 25 settembre 2024, l’obiettivo è chiaro: semplificare e standardizzare l’organizzazione delle informazioni obbligatorie nei portali istituzionali
- Più agevole e omogeneo inserimento nei siti web di dati, documenti e informazioni che vanno obbligatoriamente resi noti in base agli obblighi di pubblicità e trasparenza.
- Lo ha deciso Anac con la delibera n. 495 del 25 settembre 2024 approvata dal Consiglio. L’Autorità mette a disposizione schemi di pubblicazione così da favorire enti e amministrazioni nella gestione della sezione “Amministrazione Trasparente” dei portali istituzionali, semplificando le attività di pubblicazione e consultazione dei dati, grazie a modalità uniformi di organizzazione, codificazione e rappresentazione
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Report di Anac sulle procedure Pnrr avviate e non ancora affidate. Appalti 2023, affidati il 74% del valore appaltato.
Solo il 5% degli appalti avviati quest’anno ha già trovato affidamento, a fronte del 74% di quelli del 2023. Una fotografia che invita a riflettere sulle sfide attuali
- Report di Anac sulle procedure Pnrr avviate e non ancora affidate.
- Dalle informazioni della Banca Dati dell’Autorità emerge che per gli appalti avviati nel 2023 è arrivato all’affidamento il 74% del valore appaltato. Per quelli avviati nel 2024, invece, solo il 5%. Ovviamente il dato 2024 risente delle gare più recenti, tuttora in corso.
- Nella prima tabella è possibile rilevare il totale delle procedure (Cig) Pnrr/Pnc avviate nel biennio 2023/2024 (numero e valore) raggruppate per anno e oggetto principale (lavori, servizi e forniture).
- Nella seconda il “di cui” di quelli che non risultano tuttora affidati.
Sono stati esclusi dal perimetro: gli affidamenti diretti, i contratti di adesione ad accordo quadro/convenzione e le procedure deserte o che comunque non hanno avuto esito.
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Whistleblowing, aperta consultazione sulle Linee guida.
La protezione dei whistleblower è fondamentale per una gestione trasparente. Partecipa alla consultazione pubblica sulle nuove Linee Guida entro il 9 dicembre 2024
- È aperta la consultazione pubblica online sullo schema di nuove Linee Guida in materia di whistleblowing adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. I pareri vanno forniti attraverso i canali interni di segnalazione. Lo scopo è di garantire al riguardo un’applicazione uniforme ed efficace della normativa e supportare i soggetti tenuti a darne attuazione.
- Lo schema integra e completa le Linee Guida approvate con la delibera n. 311 del 12 luglio 2023 sulla protezione dei whistleblower, con cui l’Autorità ha fornito indicazioni sulla presentazione ad Anac e sulla relativa gestione delle segnalazioni esterne, come previsto dal decreto legislativo n. 24/2023 che ha recepito in Italia la direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni.
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Giornata Anac dei responsabili anticorruzione
Il 18 dicembre si terrà a Roma la decima edizione della Giornata ANAC dedicata ai Responsabili dell’anticorruzione e della trasparenza
- Si terrà a Roma mercoledì 18 dicembre 2024 la decima edizione della Giornata dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct).
- Il tema di quest’anno sarà la trasparenza declinata nella semplificazione degli obblighi di pubblicazione, con riguardo alla fruibilità dei dati e alla rilevanza di questi per il settore dei contratti pubblici.
- L’evento si svolgerà al Teatro Quirino di Roma, in via delle Vergini, n. 7, dalle ore 10 alle 16, con la possibilità di partecipare ai lavori anche a distanza tramite apposito canale telematico.
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Responsabili Anticorruzione, differito al 31 gennaio 2025 il termine per la Relazione annuale degli Rpct
- C’è tempo fino al 31 gennaio 2025 per la predisposizione e la pubblicazione della Relazione annuale Rpct, da parte dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) delle pubbliche amministrazioni e delle società in controllo pubblico. Lo ha stabilito l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con un Comunicato del Presidente approvato dal Consiglio Anac del 29 ottobre 2024.
- Differisce oltre il 15 dicembre, di un mese e mezzo, il termine entro cui gli Rpct sono tenuti a trasmettere una relazione recante i risultati dell’attività svolta, pubblicandola inoltre nel sito web dell’amministrazione, come previsto dalla legge n. 190/2012.
- Il differimento nasce dall’esigenza di consentire ai Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza di svolgere adeguatamente tutte le attività connesse alla predisposizione della sezione anticorruzione e trasparenza del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) o dei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza (Ptpct).
- Unitamente al Comunicato del Presidente, sono pubblicate la scheda per la redazione della relazione ed una nota di istruzioni per la sua compilazione. In alternativa, i responsabili Rpct che utilizzano la Piattaforma di acquisizione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (Ptpct) possono usufruire del servizio di generazione automatica della relazione annuale dopo aver completato l’inserimento dei dati relativi agli stessi Ptpct o alla sezione anticorruzione e trasparenza del Piao e alle misure di attuazione.
Anticorruzione, visita di studio all’Anac di una delegazione della Moldova
- Una delegazione di magistrati e funzionari moldavi è stata ricevuta giovedì 14 novembre 2024 nella sede dell’Autorità Nazionale Anticorruzione a Roma, per un incontro, a cui hanno preso parte diversi esponenti Anac, organizzato nel contesto di una visita di studio in Italia realizzata con il coinvolgimento dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) nell’ambito di un progetto per il “sostegno alla lotta contro la corruzione in Moldova”.
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Focus atti Anac
Un Comune non può nominare a capo dell’area tecnica il professionista a cui aveva dato incarichi
Non può essere nominato Responsabile dell’Area tecnica di un Comune, il professionista che, nel periodo antecedente all’attribuzione di tale incarico dirigenziale, abbia svolto attività e incarichi a favore della stessa area.
Lo specifica l’Autorità Nazionale Anticorruzione con la Delibera n. 490 del 23 ottobre 2024, approvata dal Consiglio Anac all’esito di un procedimento di vigilanza attivato per una segnalazione relativa al conferimento di un incarico da parte di un ente comunale a un architetto che, dallo stesso Comune, si era già visto affidare precedentemente una serie di incarichi professionali.
Ribasso dei costi per il personale consentito, se giustificato da un’organizzazione più efficiente
Il divieto di ribasso dei costi del personale in sede di gara non va considerato in senso assoluto e inderogabile. Durante la verifica dell’anomalia, infatti, l’operatore economico eventualmente chiamato a fornire le proprie giustificazioni può dimostrare che il ribasso complessivo dell’importo deriva da una organizzazione aziendale più efficiente.
È quanto emerge dal parere di precontenzioso, approvato dal Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con Delibera n. 491 del 29 ottobre 2024, relativo all’affidamento del servizio di rimozione delle barriere fisiche e cognitive nel Museo Pietro Griffo con gara indetta dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
Forniture, è necessario che il direttore per l’esecuzione del contratto sia diverso dal Rup. Sono alternative le ipotesi normativamente previste in cui bisogna procedere alla nomina di un DEC distinto
E’ sempre necessaria la nomina di un direttore per l’esecuzione del contratto (Dec), come figura tecnica distinta da quella del responsabile unico del progetto (Rup), in presenza anche di uno solo dei presupposti previsti dagli allegati al Codice.
Questo vale per i contratti di importo superiore a 500mila euro, ritenuti espressamente di “particolare importanza”; per i contratti anche di importo inferiore a 500mila euro ma superiore alla soglia comunitaria; e per i contratti, anche se di importo inferiore alla soglia comunitaria, che però possano riguardare interventi particolarmente complessi sotto il profilo tecnologico. E’ il caso di prestazioni che richiedono l’apporto di una pluralità di competenze, interventi caratterizzati dall’utilizzo di componenti o di processi produttivi innovativi o dalla necessità di elevate prestazioni per quanto riguarda la loro funzionalità, o ancora quando vi siano ragioni concernenti l’organizzazione interna alla stazione appaltante che impongano il coinvolgimento di unità organizzativa diversa da quella cui afferiscono i soggetti che hanno curato l’affidamento.
Whistleblowing, sanzione di 5.000 euro al sindaco per ritorsione sul dipendente che ha segnalato illeciti
Con la delibera n. 426 del 25 settembre 2024, il Consiglio Anac è intervenuto su un nuovo caso di whistleblowing dichiarando la natura ritorsiva dell’attribuzione ad altro soggetto della posizione di responsabile finanziario precedentemente attribuita ad un dipendente comunale (whistleblower) che aveva segnalato illeciti, sanzionando il Sindaco che aveva adottato il relativo decreto e dichiarando la nullità di tale atto.
La vicenda riguarda un istruttore direttivo amministrativo e contabile di un Comune che, a seguito di segnalazioni relative ad alcune procedure ad evidenza pubblica trasmesse nei mesi di febbraio e marzo 2023 al Responsabile anticorruzione dell’Ente, ha lamentato di aver subito talune misure pregiudizievoli poste in essere dall’amministrazione al solo scopo di punirlo per averne contestato l’operato, e ha richiesto all’Autorità nazionale anticorruzione di accertare la natura ritorsiva di tali iniziative.
Fonte: anticorruzione.it