Nomina del RTD e costituzione dell’UTD in forma associata: online il Vademecum per le PA

Da oggi è disponibile un nuovo strumento operativo rivolto alle amministrazioni e agli enti che intendono intraprendere il percorso di individuazione del Responsabile per la Transizione al Digitale e di costituzione del suo Ufficio in forma associata.

È online il vademecum dell’Agenzia per l’Italia Digitale sulla nomina del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) e sulla costituzione dell’Ufficio Trasformazione Digitale (UTD) in forma associata, destinato alle pubbliche amministrazioni diverse dalle amministrazioni dello Stato (come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale all’art. 17 comma 1 septies).

Il Piano Triennale per l’Informatica della Pubblica amministrazione,fin dalla sua edizione 2019-2021, ha attribuito al RTD un’importante centralità nella guida del processo di trasformazione digitale e ha individuato nel corso degli anni una serie di azioni finalizzate ad innescare un processo di mutua collaborazione attraverso la creazione di un modello di rete che possa stimolare il confronto, valorizzare le migliori esperienze e favorire percorsi di condivisione e conoscenza delle pratiche adottate dalle amministrazioni, sia individualmente sia in forma aggregata.

A tale scopo risponde anche la possibilità di costituire community tematiche e territoriali nell’ambito della piattaforma ReTeDigitale.gov.it.

Il Vademecum è stato elaborato nell’ambito del Laboratorio per la nomina associata del Responsabile per la transizione digitale (RTD) previsto nel Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2022-2024, è stato individuato come Target del Piano Triennale 2024-2026. 

Uno strumento per le amministrazioni nel percorso di trasformazione digitale sostenibile

Il vademecum è stato redatto da un gruppo di lavoro coordinato da AgID e composto dalle amministrazioni ed dagli enti partecipanti al laboratorio “Nomina del Responsabile per la Transizione al Digitale in forma associata”, con il contributo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Unione Province d’Italia (UPI).

“Le amministrazioni locali e di dimensioni minori spesso si trovano di fronte a sfide impegnative nell’affrontare la transizione digitale, a volte con risorse finanziarie e competenze tecniche interne ridotte” ha sottolineato il direttore di AgID Mario Nobile. “Ma è proprio in contesti come questi che emerge con forza la necessità di adottare soluzioni organizzative innovative, per migliorare l’efficienza operativa e garantire un servizio pubblico di qualità. In queste realtà il ruolo del Responsabile Transizione Digitale è particolarmente cruciale per innescare percorsi virtuosi”.

Il Vademecum, quindi, vuole fornire indicazioni e strumenti funzionali alle amministrazioni che intendono valutare l’opzione della nomina associata di RTD e UTD. Nello stesso momento, propone esempi e modelli che possono fornire spunti funzionali anche a soluzioni di nomina in forma associata di RTD e/o UTD già adottate.

Il documento si propone come strumento operativo per favorire la nomina del Responsabile per la transizione digitale e del relativo Ufficio nel quadro più ampio dell’associazionismo tra enti in materia di trasformazione digitale, illustrandone i vantaggi, i requisiti, nonché le modalità per costituire o aderire a un Ufficio in forma associata, o per rendere maggiormente integrate realtà collaborative già esistenti; in quest’ottica il Vademecum può rappresentare un percorso che agevola la concreta attuazione del principio della sostenibilità digitale. 

Dopo aver introdotto i diversi modelli di collaborazione tra enti e il relativo contributo alla digitalizzazione, sono evidenziate le determinanti per una cooperazione di successo e per una gestione integrata della trasformazione digitale. 

Il documento contiene anche un quadro descrittivo sullo stato dell’arte delle nomine dei RTD e della gestione associata della funzione ICT e dell’UTD nelle Unioni di Comuni. Inoltre, fornisce un format di convenzione tra enti per la nomina associata del RTD che ciascuna amministrazione potrà utilizzare e adattare al proprio contesto.

Fonte: agid.gov.it