Newsletter n. 6 del 29 marzo 2023

  • Categoria dell'articolo:News / Trasparenza

Primo piano:  Il Consiglio dei ministri approva in via definitiva il codice appalti
Eventi internazionali: La Rete autorità europee per integrità e whistleblowing si rafforza; Laura Valli componente dell’ANAC eletta presidente del Neiwa
Notizie: Forniture di farmaci e apparecchi medici, spesi 36 miliardi di euro nel primo quadrimestre 2022 – Prezzi di riferimento dei farmaci, funzione calmieratrice di Anac -Webinar, misura la corruzione: le slides degli interventi
Focus atti Anac: Rassegna dei provvedimenti più recenti 

Codice degli appalti: approvato in Cdm il testo definitivo

  • Il Consiglio dei ministri del 29 marzo 2023, su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato con modifiche, in esame definitivo, il decreto legislativo recante il Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78.
  • Nell’ambito dell’attuazione del Pnrr, la riforma del codice degli appalti rappresenta una delle scadenze di rilevanza europea del primo trimestre 2023, ossia una scadenza vincolante per la ricezione dei fondi da parte dell’Europa
Il commento di Busia
“Bene l’impulso alla digitalizzazione degli appalti del nuovo Codice. Attenzione, però, a spostare l’attenzione solo sul ‘fare in fretta’, che non può mai perdere di vista il ‘fare bene’. Semplificazione e rapidità sono valori importanti, ma non possono andare a discapito di principi altrettanto importanti come trasparenza, controllabilità e libera concorrenza, che nel nuovo Codice non hanno trovato tutta l’attenzione necessaria, specie in una fase del Paese in cui stanno affluendo ingenti risorse europee”, dichiara Giuseppe Busia, Presidente di Anac. 
 

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La Rete autorità europee per integrità e whistleblowing si rafforza: ok a Statuto e governance

Laura Valli, componente del Consiglio Anac, eletta presidente del Neiwa

  • Coordinare gli sforzi per il rafforzamento della protezione dei whistleblowers attraverso lo scambio di conoscenze e pratiche;
  • Unire le forze e, quando necessario, parlare con una sola voce;
  • Collaborare come interlocutore chiave con istituzioni pubbliche e organizzazioni private europee e internazionali.
Sono gli obiettivi del Network of European Integrity and Whistleblowing Authorities (Neiwa) fissati nella dichiarazione di Roma approvata al termine dell’ottava assemblea della Rete che riunisce le autorità europee per l’integrità e il whistleblowing svoltasi il 23 e 24 marzo a palazzo Sciarra, sede dell’Autorità nazionale Anticorruzione. 

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Laura Valli  – componente Consiglio Anac – Presidente Neiwa

Zuzana Dlugosova –  Whistleblower protection office,  Slovakia – vice presidente Neiwa

Nina Sekulović – Agency for the Prevention of Corruption, Montenegro

Monika Kalinauskienė – General Prosecutor’s Office, Republic Of Lithuania

Marta Blazquez Exposito –  Anti-Fraud Office, Andalusia

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Tavolo di lavoro Neiwa presso la sede Anac

Prezzi di riferimento dei farmaci, funzione calmieratrice di Anac

  • I farmaci che pesano maggiormente sul Sistema Sanitario Nazionale vengono acquistati dalle Regioni rispettando i prezzi di riferimento elaborati dall’Autorità nazionale anticorruzione per razionalizzare e contenere la spesa pubblica. 
È quanto emerge da una indagine dell’Anac. Anche se in oltre 4 casi su 10 (il 43,4%) si osserva uno sforamento dei prezzi di riferimento, infatti, il peso di questo gruppo di farmaci sulla spesa complessiva è piuttosto contenuto, solo il 10,7%. Per circa il 30% dei farmaci – la parte preponderante della spesa, ossia il 69,6% – invece non si rilevano sforamenti. Per il 26,4% dei farmaci, che corrispondono al 19,7% della spesa, pur rilevando alcuni sforamenti di prezzo, la spesa effettiva rimane comunque al di sotto della spesa teorica.

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Webinar, misura la corruzione: le slides degli interventi

  • A conclusione dei webinar organizzati dall’Anac nell’ambito del progetto “Misura la corruzione”, sono pubbliche sul sito dell’Autorità le slides degli interventi delle giornate seminariali del 10, 15 e 17 marzo 2023.

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Rassegna dei provvedimenti più recenti

  • I requisiti necessari per la scelta del Rup.
    Le indicazioni Anac alle stazioni appaltanti
Quali sono i requisiti per scegliere il Rup, il Responsabile del procedimento gare di un appalto? E in particolar modo: che titoli sono richiesti se il valore dell’investimento è superiore alle soglie comunitarie? E’ quanto richiesto ad Anac da un grosso comune veneto, interessato a sapere soprattutto se le competenze previste siano esclusivamente quelle maturate nell’ambito dell’Ufficio appalti e contratti dell’ente, o se invece possano ritenersi utili anche quelle maturate dal personale operante in altri uffici dell’amministrazione, che abbiano partecipato all’attività di programmazione, progettazione ed esecuzione di appalti nel servizio oggetto di affidamento. Con il parere a firma del Presidente N.8/2023, l’Autorità ha chiarito quali sono i requisiti professionali obbligatori per la scelta del RUP

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  • Delibera n. 95 del 8 marzo 2023

Revisione del regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio dell’Autorità di cui al d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

In questa sede è riportato l’articolato del Regolamento in epigrafe, approvato dal Consiglio con la Delibera n. 920 del 16 ottobre 2019, pubblicato nella G.U. n. 262 dell’8 novembre 2019, integrato con le modifiche introdotte con la Delibera n. 95 dell’8 marzo 2023, presente nel sito web  dell’Autorità. Le disposizioni emendate dalla predetta Delibera entrano in vigore, come ivi  previsto, il giorno successivo alla pubblicazione nella G.U. dell’avviso di pubblicazione della stessa delibera nel sito istituzionale dell’Autorità.

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  • La società che commette errore formali non può essere esclusa dalla gara, se pone rimedio
L’operatore economico che commette un errore formale sui costi della manodopera o sugli oneri di sicurezza, non può essere escluso dalla gara se fornisce chiarimenti e giustificativi che dimostrano che le voci sono state tenute in debita considerazione nell’offerta economica presentata.

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  • Può ricevere un appalto chi è rinviato a giudizio per truffa? Ecco come bisogna comportarsi
Una stazione appaltante può aggiudicare un contratto d’appalto a un operatore economico rinviato a giudizio per i reati di truffa e turbata libertà degli incanti? I requisiti di moralità richiesti dalla legge portano all’esclusione dell’operatore economico dall’appalto o dalla concessione, se la condanna è con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena. Questo vale per una serie di reati – elencati dall’articolo 80 del Codice Appalti – che incidono sulla moralità del concorrente. Tuttavia, al di fuori di queste clausole di esclusione tassativa, sempre l’articolo 80 del Codice stabilisce che se si è in presenza di gravi fatti di rilevanza penale conosciuti dalla stazione appaltante, spetta a quest’ultima un margine importante di discrezionalità
 

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  • Comuni, la carenza di fondi non giustifica la mancata trasparenza sul sito comunale
ll rispetto degli obblighi di trasparenza
Un Comune non può giustificare il mancato rispetto degli obblighi normativi di trasparenza e pubblicazione degli atti sostenendo di non aver fondi, e di aver atteso i finanziamenti pubblici per il rifacimento del sito istituzionale, compreso l’adeguamento della sezione “amministrazione trasparente”. Questo specie se l’inadempimento è stato reiterato nel tempo, per diverse annualità, con la gravità delle carenze rinvenute.

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  • CNR, servono maggiori misure anticorruzione Richiesta la rotazione del personale
Con un Atto di Raccomandazione del Presidente, Anac è intervenuta nei confronti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per richiedere all’ente maggiori misure di prevenzione della corruzione al proprio interno. Fra queste, innanzitutto la rotazione del personale.

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  • Azienda di gestione idrica, ispezione Anac: rilevate irregolarità e violazioni del Codice Appalti
Inosservanza della normativa sul conflitto d’interesse. Mancato rispetto dei termini per la stipula del contratto. Carenza di motivazioni per il mancato ricorso alla suddivisione in lotti negli appalti. Inosservanza della normativa sulle modifiche del contratto in corso di esecuzione. Sono queste alcuni dei rilievi contestati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione alla società di gestione idrica dei comuni di una importante provincia del Centro Italia.

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Fonte: anticorruzione.it