Quali sono i requisiti necessari per diventare un soggetto aggregatore SPID? Quali procedure seguire per aderire? Quali obblighi e responsabilità comporta?
Per disciplinare l’adesione al sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese da parte dei soggetti aggregatori, fornendo indicazioni e chiarimenti a riguardo, Agid ha emanato un regolamento che integra la disciplina vigente, con cui si definisce e disciplina la figura e il ruolo dei soggetti aggregatori, ovvero di quei soggetti previsti dall’art. 2 comma 2 del D.lgs. 82/2005 o di quelle società di capitali che offrono a terzi (soggetti aggregati) la possibilità di rendere accessibili tramite lo SPID i rispettivi servizi.
Cosa dice il regolamento
Il regolamento, approvato con la Determinazione n.75/2023, stabilisce i requisiti a cui i soggetti pubblici e privati che intendono aderire al sistema SPID come aggregatori di servizi devono conformarsi, delineando il procedimento di tale adesione e dell’eventuale cessazione dell’attività.
In particolare, il testo fornisce indicazioni e chiarimenti in merito ai modelli organizzativi del servizio, alla convezione stipulata con AgID, al ruolo e ai requisiti che sono necessari per l’adesione dei soggetti aggregatori, agli obblighi e alle responsabilità conseguenti, al procedimento di adesione e a quello di cessazione, alle attività di vigilanza di AgID e alla protezione dei dati personali.
Entro 270 giorni dall’emanazione del regolamento, l’Agenzia per l’Italia Digitale provvederà all’aggiornamento della convenzione per l’adesione dei fornitori di servizi privati, individuali o aggregatori di servizi a SPID, e della Convenzione per l’adesione dei soggetti aggregatori di servizi pubblici a SPID.
Per maggiori dettagli è possibile consultare il testo integrale del regolamento.
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Fonte: agid.gov.it