Open Data Maturity Report 2022: l’Italia tra i Paesi trend setter in Europa

L’Italia consolida nel 2022 i progressi sugli Open Data grazie alle iniziative nazionali e locali avviate nel corso di quest’anno e si posiziona tra i Paesi trend setter a livello europeo.

A rilevarlo, l’ottavo Open Data Maturity Report 2022, il rapporto annuale che misura il livello di maturità dei dati aperti in Europa registrando i progressi compiuti dagli Stati nel portare avanti la pubblicazione e il riutilizzo dei dati aperti, nonché le diverse priorità di policy individuate a tale scopo.

Il rapporto si basa su un’indagine di autovalutazione (Open Data Maturity Landscaping Questionnaire) completata da 35 Paesi. Pur rimanendo un esercizio incentrato sull’UE, infatti, il report 2022 include non solo i 27 Stati membri, ma anche 3 Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA: Norvegia, Svizzera, Islanda) e 4 Paesi candidati (Albania, Montenegro, Serbia, Ucraina e la Bosnia-Erzegovina).

Il questionario è stato strutturato in base a quattro dimensioni dei dati aperti che consentono di valutare il grado di maturità degli stessi in ciascun Paese:

1 Policy – dimensione che fa luce sulle politiche e sulle strategie per i dati aperti in atto nei Paesi europei;

2 Impatto – dimensione che analizza la volontà, la preparazione e la capacità dei Paesi europei di misurare sia il riutilizzo che l’impatto creato dai dati aperti;

3 Portale – questa dimensione si concentra sulle caratteristiche, l’uso e la sostenibilità dei portali nazionali di dati aperti dei Paesi;

4 Qualità – dimensione che esamina le misure adottate dai gestori dei portali per garantire la raccolta sistematica dei metadati dalle fonti di tutto il Paese.

Sulla base del punteggio attribuito, i Paesi sono stati classificati e raggruppati in quattro diversi cluster, dal più maturo al meno maturo: trend-setter, fast-tracker, followers e beginners.

Per quanto riguarda l’Italia, l’immagine sopra riporta i risultati ottenuti nelle quattro dimensioni rispetto alla media UE rilevata. In sintesi, l’Italia conferma la propria posizione rispetto all’anno precedente con un maturity level rating complessivo pari al 91% (8° posto nella classifica generale tra i paesi UE), all’interno del cluster trend-setter, rispetto alla media UE del 79%. Sono sostanzialmente confermati rispetto all’anno precedente i valori raggiunti dagli indicatori nelle quattro dimensioni, pur essendo stata aggiornata la metodologia di rilevazione per l’edizione 2022 : policy al 98% (media UE 86%), impatto al 90% (media UE 71%), portale dati.gov.it al 93% (media UE 83%) e qualità all’ 84% (media UE 77%).

Per saperne di più sulle performance dei singoli Paesi, su quali sfide hanno dovuto affrontare e, più in generale, sulle tendenze che si possono riscontrare in tutta Europa, è possibile consultare la pagina dedicata all’ODM 2022 su data.europa.eu

Il cruscotto che visualizza i risultati dell’Italia è disponibile a questo link, mentre il rapporto è disponibile per il download al seguente link.

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Fonte: agid.gov.it